L’impegno pittorico di Ramona Andronache emerge nel panorama dell’arte contemporanea, esplorando tematiche sociali di grande. Le sue opere “Il bambino che vende le mele” e il “Bambino immobile e scioccato dall’esplosione” si distinguono per la capacità di suscitare un dialogo emotivo e critico con lo spettatore.

Nell’opera “Il bambino che vende le mele”, Andronache affronta con cruda veridicità il tema dello sfruttamento del lavoro minorile. L’immagine del bambino, vittima dell’ingiustizia sociale, è accentuata dalle pennellate dense e tumultuose che riflettono il caos emotivo interno del soggetto. Il contrasto tra i colori vivaci delle mele e i toni scuri del suo ambiente circostante simboleggia la lotta tra l’innocenza dell’infanzia e la durezza del mondo degli adulti. La postura del bambino e il suo grido muto evidenziano una realtà difficile che necessita di attenzione e azione sociale.

Nella seconda tela, il “Bambino immobile e scioccato dall’esplosione”, assistiamo a un istante di tensione palpabile, dove il bambino si trova paralizzato di fronte alla manifestazione improvvisa della violenza urbana. La forza espressiva delle pennellate restituisce il dinamismo dell’esplosione, mentre la quiete del bambino incarna lo shock psicologico. L’uso di contrasti di luce e ombra intensifica l’atmosfera drammatica, enfatizzando la vulnerabilità umana nei confronti della distruzione.

La correlazione tra le due opere è innegabile; entrambe rappresentano la condizione dell’infanzia compromessa da realtà adulte opprimenti. Andronache non si limita a ritrarre la sofferenza, ma utilizza il suo linguaggio artistico per invitare a una riflessione profonda sulle implicazioni etiche di questi scenari. Le sue tele diventano così testimoni di un’epoca, raccontando storie di innocenza perduta e di speranze infrante.

Andronache, pertanto, si afferma come una pittrice di forte impatto emotivo e sociale. Con le sue opere, apre una finestra su questioni globali, attraverso una narrazione visiva che interroga, commuove e inquieta, richiamando alla responsabilità collettiva e alla compassione umana.

Bambino immobile scioccato ”dall’esplosione”, olio su tela, cm 30×40

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