La ricerca di Luisa Adelfio fonde tecnica, emotività e spiritualità, in narrazioni estetiche dettate dalla quotidianità. L’opera a lato riprodotta è testimonianza storica scaturita dalla sensibilità dell’artista che grazie all’uso di una tecnica mista su una pagina di giornale, inchioda l’osservatore dinnanzi alla tragicità del momento. Il titolo del giornale «100.000 morti a causa del Covid», è parte integrante del costrutto pittorico, modulato da un notevole senso estetico.
Questa elaborazione è una serie di dieci rendering pastello ad olio sulla carta da giornale. Come il Decameron di Boccaccio, l’obiettivo dell’artista è raccontare 100 storie sulla vita delle persone. I suoi lavori dimostrano un approfondito studio cromatico, che si riflette nell’accuratezza del disegno, del chiaroscuro e nell’attenzione ai particolari. Adelfio descrive le sue emozioni rendendole ben percepibili all’osservatore, che può immedesimarsi nel realismo interpretativo e nella soggettività dell’artista, rivivendone le sensazioni.
Nel delineare la sua narrazione visiva, l’artista rivela una cultura compositiva tutt’altro che scontata, poiché quanto più l’immagine è di fatto leggibile, tanto più rimane inafferrabile a una lettura ragionata, dove il non detto emerge con le fattezze di un titolo. Da questi lavori, emerge un desiderio di raccoglimento meditativo, capace sorvolare gli steccati della banalità conducendoci verso profondi risvolti esistenziali.